Systemd fornisce una utilità chiamata systemd-analyze che permette di analizzare il proprio processo d’avvio al fine di evidenziare quali unità stanno causando rallentamenti nel processo di avvio stesso. E’ possibile quindi ottimizzare il sistema tenendo conto di ciò.
Occorre installare
yum install systemd-analyze
per usarlo.
Dalla pagina web del progetto: ‘”systemd è un gestore di sistema e di servizi per Linux, compatibile con gli initscript SysV e LSB. systemd fornisce una notevole capacità di parallelizzazione, usa socket e D-Bus per l’avvio dei demoni, offre un avvio su richiesta dei demoni, tiene traccia dei processi con l’utilizzo del control groups di Linux, supporta lo snapshotting e il restore dello stato del sistema, mantiene i punti di mount e di automount e implementa un elaborato servizio di controllo logico basato sulle relazioni delle dipendenze. Può funzionare come rimpiazzo totale di sysvinit.”
Per elencare le unità avviate, ordinate a seconda del tempo che impiegano ad avviarsi:
systemd-analyze time | tee total-boot-time.log
systemd-analyze blame | tee detailed-boot-time.log
Esempio
Startup finished in 2339ms (kernel) + 7376ms (initramfs) + 264704ms (userspace) = 274420ms
Kernel quasi 3 sec
RAM Disk took 7 secs
Userspace programs quasi 30 secs
Per approfondire l’argomento vai sul Blog di Sriram
Il principale comando usato per controllare systemd è systemctl. Alcuni degli utilizzi possibili sono l’esame dello stato del sistema e la gestione del sistema e dei servizi. Vedere man 1 systemctl per maggiori dettagli
Lista delle unità che hanno avuto problemi:
systemctl --failed
systemctl list-units
service[service name] [stop | start | restart]
service --status-all | less
ntsysv
Su Archlinux trovate un articolo completo